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E se pur per errore

E se pur per errore avessi appeso
queste stupide menzogne alla parete
delle cose dolci e dei linguaggi
neppure al termine di un verso
dove spesso inizia tutto quanto,
mi nasconderei.
E se riemergessi in altre forme
come una scintilla di paura
A dettare le leggi nell tombe
Avrei forse trovato la mia casa?
Sarei riuscito a spaccarla
la membrana?


Un tempo ho confessato i miei peccati;
però ancora riemergono nel cielo
tra i meccanismi non del tutto completati
quegli ottusi servi di un’immagine,
della definizione pure delle cose.
Allora ho scritto.
Ho macchiato la carta con il vuoto
che non riesco mai a chiudere del tutto
-ché sempre rimane quello sputo
quell’inesistenza così assurda che incalza
chi non la richiede e ne ha timore
e nella mia rincorsa morta
mi calpesta.




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Opera scritta il 14/09/2019 - 21:32
Da Alessandro Pellei
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