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Euridice

Ti ho vista fanciulla dal greco viso,
ti ho vista lacrima di un oceano
sperduto, sconfinato, inviolato.
Ti ho vista ninfa delle Amadriadi
sposa di tenebre sperdute,
sconfinate, inviolate,
ove l'occhio rifulge
al tuo seno così acerbo,
così giovane.Tu bella,
tu mortale, costretta ad appassire
purché la primavera non desti
il mio plumbeo ricordo.
In quel grigiore di fulmini
ti perdetti mia adorata,
fra gli spettri solo.



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Opera scritta il 29/09/2019 - 15:51
Da Gianpaolo Tulli
Letta n.1071 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Rimbaud, Baudelaire, Céline, Verlaine ed altri simili Spiriti ti sono compagni in questo tuo scrivere!

Leo Pardiss 31/12/2019 - 14:55

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