OPERA

Declina il giorno sopra
il lago colmo di luna

e mi assopisco
al suono sincopato
di un tamburo

penetrando la notte
con la forza dei miei sogni

e vedo scorrere uno scuro fiume
tra gli stanchi salici piangenti

finché l'alba ad est
svela il suo corso lento
e un sole forte sale
ad accecare il mondo...

... presto, datemi una nuvola
a spezzar le ore più soleggiate

...che una strana malinconia
piano, piano
già
mi assale...

Opera scritta il 01/12/2019 - 07:26

Da Ferruccio Frontini

Letta n.946 volte.

Altro da dire è che la poesia dispone di emozioni per cui piene, fugaci ma ben distinte che sanno sorprendere il lettore. Un incedere veloce ma ben studiato che riescono a completarsi le uno con le altre, donando piacevolezza al solo ascolto e gradevole all'occhio in termini di impostazione.
Ottima poesia.

Giuseppe Scilipoti 04/12/2019 - 10:25

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Come poeta... sei molto quotato! Eh sì!
La sera, il momento più ispirato.
Nonostante il tema sia dolente, pur avendo mirato alla puntualità nel lessico a delle parole hai portato avanti la costruzione dei versi in modo tale che velassi la malinconia descritta ritenendola piuttosto una parte di di cui non puoi farne a meno ragion per cui non in termini negativi, anzi.
I versi che rendono il concetto alla perfezione per me sono questi:

* presto, datemi una nuvola
a spezzar le ore più soleggiate *

Giuseppe Scilipoti 04/12/2019 - 10:24

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Notte da sogno e la malinconia che può dare il giorno ,con il sole accecante, in una poesia che soave pervade il lettore ! 5*

Anna Maria Foglia 01/12/2019 - 11:29

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Sorsi di autentica poesia, che ristora... come deve fare una poesia. Complimenti

Francesco Gentile 01/12/2019 - 09:58

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