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Il desiderio di Geppetto

Le marionette e i burattini si odiano a vicenda.
Le paperelle di gomma e i peluche, condividono tale sentimento.
I manichini e gli spaventapasseri, inutile dirlo, ricambiano.
Le bambole e le bambole gonfiabili, stessa cosa.
Le fazioni in questione si combattono tra loro in una guerra senza quartiere.
Io, li odio tutti, e strano ma vero, comprese le teste di legno.


Da settimane gli schieramenti hanno stipulato una tregua temporanea per unire le forze contro il genere umano.
Mi trovo barricato in un avamposto militare, armato di bazooka, insieme a un gruppo di soldati ben equipaggiati e con la necessità di mantenere un costante stato di allerta, poiché i nemici potrebbero arrivare da un momento all'altro.
E pensare che, in passato i miei giorni scorrevano tranquilli sopra una mensola, fino a quando una notte, il vecchio Geppetto espresse un desiderio che venne male interpretato. La stronza della Turchina, calcando un po' troppo con la bacchetta magica, donò la vita sia me che a miliardi di inanimati.
«Fatina, che diavolo hai combinato?»
Queste furono le ultime parole di quello stolto falegname prima di crollare a terra, colpito da un infarto.




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Opera scritta il 24/05/2020 - 22:02
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.931 volte.
Voto:
su 9 votanti


Commenti


Mary, la tua delucidazione oltre che frizzante, su certi versi la trovo surreale. Minchia! Pescare anatre??? E magari con i pesci nei fiumi o nei laghi friuliani, adoperate la doppietta, nevvero?
Comunque penso che vivere in campagna sia bello, d'altro canto come canta Jovanotti: [con gli uccellini le anatre e le oche]
Visto che ci sono, saluto anch'io le anatrelle e le paperelle.

Giuseppe Scilipoti 27/11/2023 - 03:06

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Giuseppe, la passione per le anatre di mio padre inizia nel 2018 circa, quando la mia sorellina vede una cosa bianca volare nei campi e riesce a prenderla con il retino qua si pesca anatre invece di pesci Sampei naturalmente poi sono nati anche i pulcini Calimeri, ma ormai sono anatroni xxl il bello della campagna è quello
Saluti alle papere finte taglia xs

Mary L 26/11/2023 - 21:39

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Mary, davvero originale il tuo commento, semmai, oltretutto super simpatico, in puro stile Maryano.
In questo racconto mancano i pupi siciliani, magari armati di lupare. Chissà chi avrebbero odiato? Magari i fantocci di Halloween con le zucche al posto delle teste. In ogni caso si sarebbero aggregati con le altre fazioni per combattere contro i "carne e ossa."
Per il resto, mi avevi raccontato che abiti in campagna, non sapevo delle anatre, delle papere... che è? Il luogo in cui vivi non è che si chiama Paperopoli?
Ti ringrazio ancora per il commento. Ti ho mai detto che sei... una bambola?
Beh, se tale complimento non ti garba, puoi sempre ripiegare con una bambolina...vooodo.

Giuseppe Scilipoti 26/11/2023 - 19:53

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Ah, dalle papere, ho anche galline e galli possono dare una mano? che ridere

Mary L 26/11/2023 - 18:31

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Davvero originale una fortezza tra peluche, paperelle fuori dal lago, manichini, bambole Cicciobello che prendono il latte e sputano con un ruttino il pranzo, sanno come difendersi insieme dal nemico
Potresti con questi personaggi fare un film comico
Anche mio padre ha papere, ovvero anatre, sono gialle da piccole e poi diventano bianche.
Chiederò alle damigelle che vadano al fortino quelle di gomma, stanno facendo la doccia con la cuffietta Super Geniale

Mary L 26/11/2023 - 18:30

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Anna Maria, Maria Luisa, Santa e Giacomo grazie per i vostri commenti, mi fanno molto piacere.
Al di là delle interpretazioni che reputo comunque idonee e in linea col testo, dovete sapere che durante la stesura ho preso in riferimento il film "Small Soldier" incentrato su dei giocattoli soldato.
La morale in un certo senso c'è, ovverosia la seguente: OCCHIO a cosa si desidera, oppure dato il protagonista... (Pin)OCCHIO a cosa si desidera. :D
Alla prossimissima!!!

Giuseppe Scilipoti 27/05/2020 - 11:20

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Racconto surreale dotato di grande forza comunicativa e di spunti di piena originalità. Bravo Giuseppe...un racconto con la tua firma, inconfondibile. ciaociao.

Giacomo C. Collins 25/05/2020 - 19:39

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Fantasioso e approfondita sensibilità, soprattutto in questo momento di covid.
Alla fine mi è arrivato un flash di memoria ricordandomi di quel genio della letteratura per ragazzi che era Gianni Rodari. Lui ha infatti scritto un racconto in cui immagina che di notte tutti i personaggi del presepe si animassero. Sei stato bravo a creare le varie opposizioni. Certo la vita vera è difficile, quindi condivido il pensiero del padre di Pinocchio. In realtà ce ne sono già tanti.Tanti e tanti compliment

santa scardino 25/05/2020 - 12:49

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Condivido commento precedente di Anna Maria, un bel racconto ben scritto come sai fare tu Giuseppe, poi un finale col botto! Ciao alla prossima.

Maria Luisa Bandiera 25/05/2020 - 08:28

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Molto ben scritto, surreale e interessante nei significati che evoca! Io ho interpretato la lettura dell’essere umano attualmente in particolare difficoltà: attaccato dai virus che da soli non sono propriamente dei viventi eppure molto pericolosi e in un futuro prossimo dai robot-computer che sono a un passo da avere un’attività autonoma, aldilà della loro programmazione. Non conviene essere Pinocchio che diventa un essere umano!

Anna Maria Foglia 25/05/2020 - 08:13

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