Precipito, e senza indugio, 
nel baratro della mia
depressa solitudine.
La mente, che limpida
designava ogni mia scelta,
si mostra ora insicura e
vacillante verso l’ignoto;
dove non esiste il tempo,
ma una sola dimensione
parallela alla mia tacita agonia;
che inconsapevole nello scorrere
di queste infinite ore, si alterna ai
miei lucidi pensieri. Chissà se riuscirò
almeno a trovare un po' di luce,
o aprirmi un varco attraverso
le fitte maglie di questo buio perenne;
per dare vita e colore alle mie speranze.
nel baratro della mia
depressa solitudine.
La mente, che limpida
designava ogni mia scelta,
si mostra ora insicura e
vacillante verso l’ignoto;
dove non esiste il tempo,
ma una sola dimensione
parallela alla mia tacita agonia;
che inconsapevole nello scorrere
di queste infinite ore, si alterna ai
miei lucidi pensieri. Chissà se riuscirò
almeno a trovare un po' di luce,
o aprirmi un varco attraverso
le fitte maglie di questo buio perenne;
per dare vita e colore alle mie speranze.
 Opera scritta il 15/02/2021 - 08:12
Opera scritta il 15/02/2021 - 08:12Letta n.821 volte.
                        			
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