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La mente vede quello che sceglie di vedere

Vi racconterò del principe Bucaneve di ritorno da uno dei suoi viaggi nella nostra terra.
Il giovane non aveva mai sentito prima un profumo tanto gentile, leggero nell'aria di marzo. Gli piaceva ricordarlo come la carezza gialla della fresia, ma…


“I ricordi sono vestiti bianchi
che proteggono il cuore
dal freddo della strada…”


Dietro gli steli sottili una fanciulla bellissima fuggì via.
Tornato nel Paese dell'Inverno il principe chiese a Re Gelo, suo padre, il permesso di rivedere quella fanciulla della quale si era innamorato perdutamente.
La fanciulla tornava ogni mattino nel bosco e guardando le foglie a spada delle fresie gialle ripensava al suo principe.


Barbara, amica mia non è solo una fiaba. Ascolta…


Il re, adirato, negò la richiesta al figlio esortandolo a non rivedere colei che era la principessa Primavera e abitava la regione delle brezze e dei fiori; lui che era il principe delle nebbie e dei primi geli.
Un altro inverno lungo e silenzioso trascorse, ma il cuore del principe custodiva quel dolce profumo tra i cristalli di ghiaccio. Così Bucaneve rallentò il suo ritorno e attese Primavera che giunse leggera, la sottile veste di aliti di vento; la bella principessa incantò per sempre il giovane principe. Da lontano si udì il richiamo del Re… cupo, come il brontolio d’un temporale a ricordargli che doveva affrettarsi a rientrare. Bucaneve non lo ascoltò, e continuò a perdersi negli occhi di Primavera che a piccoli passi si avvicinava.
Avvolto nel mantello di candida neve, la barba scintillante di brina, la spada di ghiaccio splendente al fianco il giovane si inchinò al cuore della principessa. Intorno tutto tacque: il sole nascose i suoi raggi dietro le nuvole, il gelido vento andò a fare mulinelli più lontano. Allora il principe avvolse nel soffice mantello la fanciulla e si tennero stretti a lungo, giurandosi eterno amore. Quando il sole fece nuovamente capolino, Bucaneve baciò Primavera <Non temere perché alla fine di ogni inverno tarderò di un giorno il mio ritorno tra i ghiacci e quando arriverai io sarò qui ad aspettarti".
Poi, rapito per sempre dal vento di tormenta che lo nascose, svanì tra le nebbie...
Lei, rimasta sola, chinò il capo e pianse. Ma quando una lacrima toccò il terreno, tra le impronte di neve lasciate dall'amato spuntò un piccolo fiore bianco dai petali delicati. Primavera lo raccolse, stringendolo al petto come un ricordo, i ricordi…


“rimbalzano rumorosi
come biglie
di vetro
smerigliato.”


Ogni fine inverno nei campi di brina sboccia un piccolo fiore che qualcuno chiama bucaneve. Dentro a un brivido che increspa le braccia nude qualcuno ancora forse ricorda quella promessa.



-ispirata alla leggenda della tradizione popolare del Bucaneve e alla poesia Ieri di Barbara Tascone


(da “Torneremo a toccarci senza paura” -23 maggio 2021, Dominique Noir)




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Opera scritta il 29/05/2021 - 04:13
Da Mirko D. Mastro
Letta n.877 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Poeta Mirko certo se vuole mi farà enorme piacere...e onore.Di nuovo complimenti per questa favola.

Graziella Silvestri 30/05/2021 - 19:22

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Caro Mirko, un incanto tra gli incanti. Una favola che, come hai detto tu si affaccia sul cuore che ne resta estasiato. La tua penna è pura magia attraverso la quale porti gioia a tutti noi. Quando arriverà la prossima Primavera penserò sia a te che a Barbara, ispiratrice di questo meraviglioso e magico racconto. Un saluto.

santa scardino 30/05/2021 - 13:50

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Avrei commentato ieri se avessi avuto l'ispirazione...ma non mi veniva niente da dire per questo bellissimo confronto tra prosa e poesia, in un magico sogno fatto di specchi per riflettere il tuo sapiente modo di cogliere l'infinito dei versi di Barbara.
Buona domenica Mirko

Margherita Pisano 30/05/2021 - 07:40

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Ciao Mirko ...mi sono commossa;fa effetto leggere i propri versi inseriti in un bellissimo lavoro di un'altra persona!sono onorata del privilegio che mi hai riservato!e le favole poi ...hanno sempre un fascino particolare!
Grazie e bravissimo

barbara tascone 29/05/2021 - 20:08

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Amo le favole e le leggende e questo tuo nuovo opero è semplicemente fantastico! Complimenti Mirko, plauso e se potessi metterei non 5 ma 10 stelline!!

Maria Luisa Bandiera 29/05/2021 - 08:06

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Incantevole come sempre,delicate note di suono,tutto meraviglioso!Complimenti .

Graziella Silvestri 29/05/2021 - 08:03

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