Avrei voluto spargere il mio seme
negli anfratti della dea Circe,
per dare origine a mitologica progenie
sfidando numi dal passato ambiguo.
Avrei voluto diffondere mie sinfonie,
note concrete affidate al vento,
ruggiti sincroni di leoni a tre teste,
giano bifronte, mai domo, mai identico.
Come piccola rondine, implume,
che non riesce, ancora, a volare,
erro invece per laere, novello Icaro incerto,
con i dubbi di una smarrita esistenza.
negli anfratti della dea Circe,
per dare origine a mitologica progenie
sfidando numi dal passato ambiguo.
Avrei voluto diffondere mie sinfonie,
note concrete affidate al vento,
ruggiti sincroni di leoni a tre teste,
giano bifronte, mai domo, mai identico.
Come piccola rondine, implume,
che non riesce, ancora, a volare,
erro invece per laere, novello Icaro incerto,
con i dubbi di una smarrita esistenza.

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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Ho votato per 5 stelline e ne compare una, mi dispiace che l'illetterato colpisca a suon di stelle mancanti! 



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I dubbi fanno parte dell'essere umano e si vorrebbe ciō che non č umanamente possibile, la forza si deve trovare in se stessi, nessuna esistenza č vana.
Intensa e significativa!
Intensa e significativa!



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