ERA MIO PADRE
Nacqui l’ultimo
mese dell’anno.
Uno sciame
turbolento
riempiva la casa
c’era gioia ansia.
Le braccia forti
di mio padre erano
la mia sicurezza.
Taciturno come un albero
era il fiume
che fecondava le terre.
Era la voce profonda
della casa.
Era la povertà
dei lunghi inverni...
il silenzio delle notti
il braciere dell’infanzia.
Era trovarti a casa
ad aspettarmi.
Era il calore forte
d’un amore infinito.
mese dell’anno.
Uno sciame
turbolento
riempiva la casa
c’era gioia ansia.
Le braccia forti
di mio padre erano
la mia sicurezza.
Taciturno come un albero
era il fiume
che fecondava le terre.
Era la voce profonda
della casa.
Era la povertà
dei lunghi inverni...
il silenzio delle notti
il braciere dell’infanzia.
Era trovarti a casa
ad aspettarmi.
Era il calore forte
d’un amore infinito.
Mirella Narducci
 Opera scritta il 05/12/2021 - 15:43
Opera scritta il 05/12/2021 - 15:43Letta n.742 volte.
                        			
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Commenti
Fiero di te per tutto quello che conservi nel cuore, grazie Buon Natale   Tonino 

 FADDA TONINO
FADDA TONINO   08/12/2021 - 10:23
 08/12/2021 - 10:23 --------------------------------------
Bella poesia, bellissimi gli ultimi due versi  
   
  
 
   
  
 Alberto Berrone
Alberto Berrone   06/12/2021 - 20:56
 06/12/2021 - 20:56 --------------------------------------
Versi che fluttuano nell'amore più bello. MERAVIGLIOSA   
  
 
  
 Margherita Pisano
Margherita Pisano   06/12/2021 - 19:55
 06/12/2021 - 19:55 --------------------------------------
Molto bella  

 Angela Randisi
Angela Randisi   05/12/2021 - 21:13
 05/12/2021 - 21:13 --------------------------------------
  
            
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