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Legenda
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Riquiesce in Pacem Ego Meo… Le Proibite Rose Nere Del Giardino Degl’Inferi…

Esiste un luogo...
Trascendentale...
Nella mia Cattedrale...
Nel quale io...
Vado a riposare...
La mia stessa oscurità inviolabile...
Ogni qual volta...
Io devo incontrare...
Nelle mie Tenebre....
Devo lasciarmi andare...
Per far riposare...
La mia Anima...
Lontano da ogni Male...



La mia eterna dimora essa rimane...
Luogo di morte e rinascita...
Tu per me, sempre sarai...
Nella mia Cattedrale, io ti creai...
Di Tutti, Il luogo più sacro...
Tu per Me...
Sei Sempre stato...
Perché io in te...
Vengo rigenerato...



Il Mio Oscuro Roseto… Il Mio Giardino D'Inverno...
Freddo come la Morte...
Oscuro come L'Inferno...
Mi accogli fra le tue braccia...
Ogni qual volta...
Con estrema grazia...
Mi Lasci come in Eterno riposare...
Senza tributo, dover mai pagare...



Mi accogli fra le tue spire...
Un oscuro, sinistro abbraccio...
Senza nulla mai dire...
Rose Nere nel mio letto...
Oscure presenze nel mio petto...
Spine Taglienti...
Dai Demoniaci Denti...
Mi avvolgono senza parola proferire...
Mi stringono forte...
Come se volessero, farmi morire...



Il mio ultimo riposo tu ospiti...
Dal quale più non ci si desta...
Ne col corpo...
Ne con la testa...
Solo la mia anima immortale, permane...
Lei non può morire...
Ma in eterno, può soffrire...
E così dell'oscurità si viene a nutrire...
Per dimenticare il dolore umano...
Che ancor ricorda...
Anche se ormai lontano...
Non sarà mai...
Troppo profano...
Da non poterlo Rimembrare...
Tanto, da non doverlo Oscurare...



Io qui vengo a riposare...
Dal mio roseto, il Cuore mi lascio lacerare...
Anima, Corpo e Mente ogni qual volta, devo oscurare...
Per potermi in questo letto, addormentare...
Con la consapevolezza che forse, non mi potrò mai più risvegliare...
Ma da tutto quel male, mi devo liberare...
Per poi...
Poterlo Imprigionare...
In un mondo immortale...
Nel quale devo Sigillare...
Le oscure presenze...
Che cercano sempre di tentare...
Ogni comune, Mortale...
Che nel mondo dei vivi...
Non hanno il diritto...
Di restare...
Io, li devo fermare...
Bloccando loro...
L'avanzata Fatale...



Mi chiudo in lui...
Stretto fra le mie Ali...
Lui delicato mi accoglie...
Adagiandomi sulle sue spoglie...
Mi fa sentire beato...
Ricordo il mio passato...
Pieno di Luce e Amore...
Quest'ultimo era...
Ma questo dolce passato...
Da quel giorno...
È per sempre Tramontato...
È solo un vano ricordo...
Di un bambino, ormai Morto...
Ma un frammento...
Del suo Cuore...
Io ancor conservo...
Stretto in me, sempre lo Tengo…
È lui a darmi la forza di lottare...
È per lui che io continuo...
Ad Avanzare...



Da quel giorno...
In cui il mio Sole un ultima volta, tramontò...
E il mio orizzonte, per sempre oscuro, diventò...
Io mai mi son fermato...
Ho sempre continuato...
A tener fede al giuramento...
A Dio, senza mai un Lamento...
Secondo il Sacro Codice...
Mi son sempre comportato...
Secondo Giuramento io...
Ho sempre Lottato...
Mai sulla oscura via...
Ho camminato...
Le mie Tenebre, il Male...
Hanno sempre Arrestato...
Senza mai colpo soffrire...
Silenti e Gelate...
Portavano via, con Oscure Falciate...
Anche le Presenze, più Dannate...
Senza paura, mietono sempre...
Si muovono come Assassine...
Spietate senza Confine...
Per ripagare con medesima moneta...
Chi ne fa uso, verso anima Quieta...



Ma tutto questo ha un costo...
Me lo sento addosso...
Non lo posso ignorare...
Tutte queste anime, devo trascinare...
Via da questo Regno Mortale...
Per ristabilire l'eterno equilibrio, lo devo fare...
E non posso mai Mancare...
A Questo Dolce Appuntamento... Quanta Oscurità, Quanto Lamento…
Non posso mai...
Farlo Aspettare...
Me ne dovrò in eterno...
Rimembrare...



Adesso, lo scrigno di Cristallo...
Si Sigilla...
Con le Nere Rose...
Lui, Brilla...
Avvolto con me, lui si Oscura...
Io in lui non ho paura...
La mia Mietitrice stringo violento...
Fra le mie mani, io la tengo…
Consapevole di quel male, io non mi arrendo… Da Tempo Immemore ormai… A questo Casato io, Appartengo…
Assetata di Primarie Essenze, lei sempre sarà...
Per il tempo che ne Verrà…
Ma non delle Vostre Anime o del vostro Sangue…
Oh, Umane creature...
Bensì di coloro...
Che Angeli erano un tempo...
Ma poi Caduti...
La grazia celeste...
Non ritrovarono...
E nelle Tenebre loro, Si Oscurarono...



È di questo che noi ci nutriamo...
Per mantenere l'equilibrio, noi lo facciamo...
Per Proteggervi...
Noi Combattiamo...
Coloro che alla Luce le spalle voltarono...
E Che con Superbia e senza Amore...
Osarono al trono, del loro Creatore...
Per poi essere Esiliati....
Ed in Eterno Dannati...
Alle loro abbiette sembianze...
Tutto solo per voler Regnare...
Su di un Padre che li Voleva...
Soltanto Amare...



Ecco, adesso...
Mi addormento...
Mi calo lento nell'Abisso...
Con la spada e l'armatura...
Vado verso il giudizio...
Senza paura...
Io mi addentro...
Per riportare tutto il male...
Nel suo luogo D'origine Natale…
In questo letto di Cristallo e Nere Rose...
Avvolto dalle sue Oscure Spine Nere...
Io Vengo dissanguato...
Da ogni loro Mortale Peccato...
Quindi, Ti prego...
Anima Mortale, non ti addentrare...
In questa Oscura Cattedrale....
Le mie Tenebre hanno l'ordine di Sorvegliare...
E di non far avvicinare...
Nessuno, a questo Letto Fatale...
La strada ti sarebbe Sbarrata...
Ancor prima che tu, ne scorga l'entrata...
E Nel tuo Regno...
Saresti per sempre, Rimandata...



La mia Bara di Cristallo...
Qui Incastonata, su questo Piedistallo...
Rimane così adagiata...
Avvolta da Nere Rose e Oscure Spine...
Immobile, Permane Osservata...
Da un Oscurità Inviolabile...
Da me tanto Amata...
L' unica cosa...
Che quel dì, Venne a Proteggere...
L' anima di un Bimbo...
Dissacrata...
Ed ora, Eternamente Consacrata...
E per Sempre Invocata...
A lottare contro quel Male...
Per far Sì, che questo non Riaccada...
Lei è...
La Mia Dolce Tenebra...
Santificata...



Requiesce in Pacem… Ego Meo…
Ave, O Deus Ex Machina… Titan, Interfectorem Daemonium de Tenebris Inferni Anime...




MARCVS


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TRATTO DAL MANOSCRITTO INTITOLATO:


LE OSCURE MEMORIE DELL' INFERRI TENEBRIS MESSOR...


LIBRO PRIMO:


LE PROIBITE ROSE NERE DEL GIARDINO DEGL'INFERI...




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Opera scritta il 07/01/2023 - 14:55
Da MARCO BOCANELLI
Letta n.263 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


ALLEGRIA!!!

Aquila Della Notte 08/01/2023 - 18:01

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