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Tra i cipressi il pettirosso

Credevo fosse estinto
e invece no
appena lo rivedo
mi si rallegra il cor.


Sulle ginestre e i pampini
lo lasciai un dì
assieme agli usignoli
e sui cardi il cardellin.


Lo colgo beccheggiare
tra i cipressi ancor
con la livrea chiazzata
di sangue del Signor
nel mentre in alto il frate
l’aspersorio erge
per commiatare Tano
due tre vote asperge.




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Opera scritta il 12/03/2024 - 17:26
Da Francesco Scolaro
Letta n.170 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Ne avevo uno pochi giorni fa sulla ringhiera del mio balcone. Sono meravigliosi come la tua poesia, Francesco.Complimenti, Ciao.

santa scardino 15/03/2024 - 15:16

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Piaciuta, complimenti

Mary L 13/03/2024 - 21:07

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La natura è ciò che di meglio possiamo avere!! Complimenti!!mi è piaciuta molto anche scritta così!!

Anna Cenni 13/03/2024 - 10:13

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