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Al verso

"Passati sono i tempi in cui cantavi,
quando dei grandi aedi eri l'onore;
per il cammino giusto tu menavi
chi ti seguiva e davi lor splendore.


Or c'è soltanto chi vuol guadagnare
trovando in te la fonte più lucrosa,
senz'avvedersi di deteriorare
la cosa ch'è così grande e preziosa.


O dolci note che invano suonate,
fuggite da chi vuol disingannarvi
e sol nel cuor di chi vi ama restate,
acché il perso valor possa ridarvi!


Tu che vaghi nel vento come foglia,
verso, fatto d'amor e di speranza,
che dei poeti tu varchi la soglia
e l'animo di loro fai tua stanza;


in me voglio che tu resti in eterno
come amico che allevia la tristezza
nei giorni più pungenti dell'inverno
piangendo la passata giovinezza!".




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Opera scritta il 26/08/2014 - 16:07
Da Giuseppe Vita
Letta n.1609 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


UN ELOGIABILE VERSEGGIO OVE OGGI LA POESIA E' DENARO PER I FAMELICI EDITORI E SOLO UNA DOTE D'AMORE CON LE FATICHE DEL CUORE DI CHI L'HA CORREDATA...
FELICE GIORNATA GIUSEPPE

Rocco Michele LETTINI 27/08/2014 - 06:44

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Sono veramente versi colmi speranza e d'amore per la poesia che hai sapientemente rappresentato,bravissimo GIUSEPPE un dono che in te crescerà

genoveffa 2 frau 27/08/2014 - 00:30

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È vero che anche il verso oggi è plagiato per motivi subdoli come il denaro, ma finchè ci saranno persone come te che hai scritto questa preghiera riverente possiamo star tranquilli che c'è chi ancora scrive col cuore!

loredana cafolla 26/08/2014 - 23:52

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Purtroppo, oggi il verso è espressione dei tempi, della realtà globalizzata e della perdita dei valori essenziali.
Non posso non condividere quanto dici nella strofa di chiusura, forse perché la mia realtà è più vicina all'epoca precedente. Come sempre scritta molto bene. Buonanotte!

Salvatore Linguanti 26/08/2014 - 23:37

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