OPERA

Com’è buia la notte
stanotte
di un buio che si tocca,
mi sfiora la pelle,
gli occhi,la bocca
e mi scivola dentro.
Si impiglia
nelle corde della mia voce,
emetto il grido del rapace
e non dimentico,
inciampa in dolori inaspettati,
quelli che ti incidono le vene
e, al rumore delle catene,
i desideri aspettano
di essere liberati
ma ad un tratto
cadono i capelli bianchi
facendo pena
e,nella danza della falena,
gioco con la vita
un ' ultima partita
e,per farlo,
mi metto in ginocchio
a noi vita…
dente per dente
occhio per occhio

Opera scritta il 05/09/2024 - 14:06

Da Maria Carla Pellegrini

Letta n.723 volte.

Grazie Anna

Maria Carla Pellegrini 06/09/2024 - 15:33

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Ancora non tutto è perduto, avanti i combattenti! Complimenti!

Anna Cenni 06/09/2024 - 15:19

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Grazie Francesco!

Maria Carla Pellegrini 06/09/2024 - 14:42

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Anche se non c'è più la brillantezza degli anni verdi, bisogna sempre reagire alle angherie che a volte le vita ci propone. E allora raccogliamo le forze e spezziamo le catene che ci tengono prigionieri. Molto bella e sentita, ciao

Francesco Scolaro 06/09/2024 - 09:24

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Grazie Mirko! Una vita non facile con la tendenza a incassare piuttosto che a reagire poi ci si trova vecchi malati come i capelli bianchi che cadono facendo pena allora lanci l'ultima sfida alla vita mettendoti in ginocchio e questa volta non ci saranno sconti dente per dente occhio per occhio

Maria Carla Pellegrini 06/09/2024 - 08:43

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Piaciuta...incipit coinvolgente e chiusa d'effetto.
Grazie

Mirko D. Mastro 06/09/2024 - 07:50

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