La voglia mi portò lungo la riva
col mare che ostentava la sua flemma
sull’onda, germinata da lontano,
l’astro mi parea una gemma.
col mare che ostentava la sua flemma
sull’onda, germinata da lontano,
l’astro mi parea una gemma.
L’estate si offriva al suo destino
ferino, a tratti,
per la sua caldura
la fronte si ammantava di madore
ed alla pelle gli toglea la cera.
Poi il sole
ruzzolò giù pel pendio
addentro la vallata dei ricordi
da riproporli un dì
quando la luna
esageratamente scoprirà gli anfratti.

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Commenti
Bella e intensa 



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Un po' ricorda il Torquato Tasso, un saluto! 



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