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Papaveri rossi

Distendo la mano
mi tocco la tempia
ascolto un violino
che vibra tra
i crini, volano
a tempo papaveri
rossi a coprire
le ciglia
e in penombra
son sfumature.
Sfumano i giorni
lasciati appesi
sui fili, pelle
da scorticare.
Si fa di luce
l'oblio, sudario
che scende come
neve e l'impronta
non lascia.
Per un secondo
appena potrei
arrestare il
respiro e
provare a vedere
come sarebbe
a sparire.



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Opera scritta il 28/09/2025 - 08:41
Da Anna Cenni
Letta n.213 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Grazie !

Anna Cenni 29/09/2025 - 12:50

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Una bella poesia, che lascia uno strascico di mesti ricordi .
Brava come sempre.

Teresa Peluso 29/09/2025 - 08:23

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Mitica!

Anna Cenni 28/09/2025 - 14:28

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Un abbraccio luminoso

Mary L 28/09/2025 - 14:14

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Era un periodo buio di tempo fa, grazie cara Mary!

Anna Cenni 28/09/2025 - 13:52

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Bella e profonda, sembra vuoi scappare via lontano

Mary L 28/09/2025 - 13:30

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Nello scorrere dei versi si avverte una cesta calma, un oblio quasi ricercato, come a voler fuggire lontano.... poe molto profonda che riesce a scavare nell'intimo, un saluto

Francesco Scolaro 28/09/2025 - 09:08

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