Sobbra 'shta Terra no' nci shta nisciunu ca no' ssi lagna ti li 'uai ca teni; ci pi 'na cosa, ci pi 'n'atra, ognunu no' ssi la pigghja ccussì comu veni.
Ci viti, nci shta sempri quarchitunu ca voli vviviri e no' vvoli peni, senza cu si rivolgi allu Patrunu ca pó, ti nui, fa' cuddu ca riteni.
Surtantu Diu risorvi 'shta cushtioni. Sicondu tuttu cuddu ca facimu, a ognunu 'ssegna giushta ' na pursioni.
"Cuntintam'ni t'li mali ca tinimu e suppurtamu cu rassignazzioni, cá shtannu mali ca nu' no' ssapimu!".
Traduzione: Contentiamoci!
Su questa Terra non c'è nessuno che non si lagni dei guai che tiene; chi per una cosa, chi per un'altra, ognuno non se la prende così come viene.
Se vedi, c'è sempre qualcheduno che vuole vivere e non vuole pene, senza che si rivolga al Padrone che può, di noi, far quello che ritiene.
Soltanto Dio risolve questa questione. Secondo tutto quello che facciamo, a ognuno assegna giusta una porzione.
"Contentiamoci dei mali che teniamo e sopportiamo con rassegnazione, ché stanno mali che noi non sappiamo!".
Sonetto classico in vernacolo sanvitese con relativa traduzione. Schema: ABAB/ABAB, CDC/DCD.
Versi davvero saggi e riflessivi i tuoi, Giuseppe! Bravissimo e attuale come sempre, buona giornata!
Chiara B. 22/09/2014 - 13:43
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"Contentiamoci dei mali che teniamo e sopportiamo con rassegnazione, ché stanno mali che noi non sappiamo!". Lo dico sempre caro Giuseppe... Condivido ogni tua parola. Bravo!!! Intanto... ti mando un sorriso
Paola Collura 22/09/2014 - 09:55
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NEssuno vorrebbe le pene che vengono assegnate,hai visto bene GIUSEPPE,complimenti,magnifico verseggio
genoveffa 2 frau 22/09/2014 - 00:03
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Versi di una delicatezza unica! Complimenti GiuseppeV.
Lory C. 21/09/2014 - 16:25
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E' vero, Giuseppe, ci stanno mali che neanche sappiamo e aggiungerei, come dice un detto, che il peggio non è mai morto. Certo, capire il perché del diverso peso della sofferenza, non ci è facile, ma credo che tutto torni, alla fine. Molto bella Giuseppe!
Salvatore Linguanti 21/09/2014 - 13:44
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Quanto sei saggio, Giuseppe. Condivido tutto quanto dici in questo tuo splendido, impeccabile sonetto. Serena domenica, Marina!
Marina Assanti 21/09/2014 - 13:09
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Bravissimo, mi sei piaciuto e non poteva essere altrimenti.
Ugo Mastrogiovanni 21/09/2014 - 13:02
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Un sonetto diligentemente forgiato... coronato da una terzina di chiusa encomiabile... veraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...
Rocco Michele LETTINI 21/09/2014 - 12:12
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CIAO, Salvatore Alvaro. Sono sempre tanto contenta di vederti insieme a noi la domenica...e di buon umore. Una buona giornata anche a TE. Vera
Vera Lezzi 21/09/2014 - 10:34
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Può una poesia in dialetto non essere estremamente saggia?...Se poi, a scriverla, è un certo Giuseppe Vita, la profondità, ben lo sappiamo, è assicurata. Grazie per il dono e Buona domenica! Vera
Vera Lezzi 21/09/2014 - 10:31
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bella Peppe , però se uno è BRUTTO , ANTIPATICO , e SENZA un soldo in tasca, e poi infine trova pure MOGLIE , permetti che se si lamenta, non ha tutti i torti? ciao PEPPE , bellissima
salvatore alvaro 21/09/2014 - 08:58
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