Vorrei osare un canto sull'Europa
a quel torello impavido sull'onde.
Non fu violenza? Forse. Certo inganno
Inizio d'un sospiro ancora teso.
a quel torello impavido sull'onde.
Non fu violenza? Forse. Certo inganno
Inizio d'un sospiro ancora teso.
Ere di sangue sparso al suolo vile
non bastano far crescere un bel sogno?
Inganno ed egoismo han sempre vinto
e sempre perso aspergersi di rabbie.
Hanno studiato un - soldo- per cambiare
oscuri rabbiosi cani, in fratelli
che vogliono si dica: Son cristiani.
L'acqua ritorna pura alla sorgente
quando, i giorni di gloria e di sorrisi
danno onore al suo popolo affidato.
Si cacci senza indugio, chi ha ingannato.
(Ps. Al di là di ogni aspetto tecnico e politico, penso che questi giovani governanti Greci, pur avendo commesso degli errori, hanno ridato Onore al loro Popolo difendendolo fino all'ultimo -bavero- dagli inganni dei loro predecessori.)"
Poesia scritta il 14/07/2015 - 07:45Letta n.1199 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Grazie Poeta Luciano, di avermi letto e del gradito commento. Un caro saluto.
giampietro corvi c. 
14/07/2015 - 23:46 --------------------------------------
Io non credo ai politicanti politici. In questo caso Giampiero però credo che tu abbia ragione. La dignità di un popolo non può essere offuscata dall'opulenza politica e l'accondiscendenza prezzolata di altre nazioni che si credono civili.
luciano rosario capaldo 14/07/2015 - 10:25 --------------------------------------
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