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Questo mare
inquieto
scappa
dalla propria immensità.


Questo mare
agitato
allunga le dita
verso la sabbia.


Come il mare
è questa mia anima
infelice e insoddisfatta
di se stessa.


Soffia il maestrale
mentre
nella testa
risuona
il fragore
delle onde.




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Poesia scritta il 09/08/2015 - 20:52
Da Antonio Rossi
Letta n.1199 volte.
Voto:
su 13 votanti


Commenti


Grazie Rocco, Maria Rosa e Leila per i commenti

Antonio Rossi 11/08/2015 - 18:33

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Il mare che scappa dalla propria immensità quasi spaventato da sé stesso.Bella immagine efficace.ciao

LEILA LEU 11/08/2015 - 11:33

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Bella l'immagine del mare in continuo divenire, accostata al tuo animo insoddisfatto di se...
Come l'onda sempre lambisce la terra senza mai farla sua, cosí la tua coscienza si protende verso l'esterno, cosí portata dal vento del desiderio, ma la ragione con le sue onde tempestose a volte frena...
Molto profonda Antonio.

Maria Rosa Schiano 10/08/2015 - 19:41

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La metafora "mare" diligentemente usata... Diligente verseggio... Lieta settimana

Rocco Michele LETTINI 10/08/2015 - 08:49

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