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METROPOLI

In tanto pallido ingorgo
l’impavido suono sovente
s’ammucchia nel traffico ingordo;
s’arrotola il tutto. La gente


mi scruta, la scruto fra tanto
inutile giorno d’attesa;
si chiede, mi chiedo per quanto
l’avidità resterà appesa...


Metropoli, ho visto per quanto
le tue file incastonate
mi terranno qui occupato


e ho visto carcasse a brucare
sui giardini e le piante asfaltate
con la fretta di ascoltare...




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Poesia scritta il 12/08/2015 - 11:28
Da Gabriele Fratini
Letta n.1276 volte.
Voto:
su 13 votanti


Commenti


Fretta e avidità caratterizzano la metropoli in cui ci troviamo costretti dalle nostre occupazioni...per fortuna che esistono le ferie...ogni giorno... dentro di noi!
Rime non scontate e assai affascinate l'ultima terzina.
Complimenti.

Laura Costantini 12/08/2015 - 19:46

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