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CLXXVIII

In mezzo a due filari d’alti tigli
diparte ampia strada pianeggiante
di pietra calcarea biancheggiante
che mena a gradini ampi e vermigli.


Partonsi a lato due folti cespugli
dal fusto e dal fogliame verdeggiante
che a loco danno tono esilarante;
torno sprigiona odor labili gigli.


Io son tremore tutto quanto intero
giacchè mi trovo in quel posto austero
che dire non saprei per qual mistero.


Stretto sto per tremore al battistero,
m’accorgo sol’allor e parmi non vero
d’essere in chiesa ai piè d’un monastero.




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Poesia scritta il 07/10/2012 - 00:19
Da nello maruca
Letta n.1359 volte.
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