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cerbiatto correva come un matto
dopo fece un salto
poi cadde in un buco.
Li si ritrovò ossuto allo specchio di un lago
per fortuna, non lo sfidò il drago
di quel buio; infatti gli disse:
Io nel navigar (vivere in questa vita)non mi piace naufragar, ma viver e cantar. Dimmi un po' , per uscire dove posso andar?
Vai sempre dritto e mesto e attenzione che non sei desto; il cerbiatto gli rispose: Senti un po' dritto e mesto non lo so ma dicerto desto son.



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Poesia scritta il 18/11/2016 - 11:11
Da Raffaella Scippacercola
Letta n.1641 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


sa di favola ed è simpatica,ciao

andrea sergi 18/11/2016 - 16:39

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Benvenuta tra gli amici e le amiche de la Casa di OGGISCRIVO.
Un poetar favoleggiato magistralmente con chiusa che incude doverosa riflessione.
Lieto meriggio.
*****

Rocco Michele LETTINI 18/11/2016 - 16:06

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