adesso
mi riconosce
dalla barba
Forse dalla voce
Non so
È persa nella nebbia
A volte riesce
a riemergere
per poco
per qualche momento
Ma poi torna
a sprofondare
Con lo sguardo perso
I suoi sospiri
per chissà quale
preoccupazione
In chissà quale tempo
A volte si alza
la notte
dal letto
E non riesce
a trovare
la strada di casa
Chiede a mia madre
di riaccompagnarla
per cortesia
perché si è persa
Nonna
che mi aspettava
sveglia
quando rincasavo
tardi
Nonna
sempre pronta
a spronare
e a lavorare
Nonna
che mi sorrideva
sulla porta di casa
felice
di rivedermi
dopo mesi
lontano
Nonna
le scurpelle
sempre pronte
a Natale
Nonna
il bricco
di caffè
sempre pronto
sulla stufa a legna
Nonna
e le nostre foto
sul mobile
della sala
In una casa
adesso vuota
da fare male
Nonna
che mi sgridava
perché
non andavo
a messa
Nonna
che mi abbracciava
e che piangeva
perché dovevo ripartire
per il Nord
Nonna
che si è persa
E che non sa più
tornare a casa.
(Gianluca Cenci)
#Alzheimer
Poesia scritta il 03/06/2017 - 16:56Voto: | su 5 votanti |

Teresa Peluso
04/06/2017 - 12:37 
GIANCARLO "LUPO" POETA DELL
04/06/2017 - 08:29

margherita pisano
03/06/2017 - 22:51 che tocca il mio cuore.
Anch'io ho bellissimi ricordi dei miei nonni....leggendo le tue parole ho
sentito nostalgia.
Con la dolcezza e la sensibilità
del tuo cuore mi hai donato bellissime
sensazioni.
Grazie caro e complimenti
bellissima poesia.
Maria Cimino
03/06/2017 - 22:28
Molto piaciuta
Rosi Rosi
03/06/2017 - 22:13 
Giulio Soro
03/06/2017 - 20:15



