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Speranze a terra

Volavo ad occhi aperti
mentre incubi violenti
erano inerti e lenti,
niente più sfacelo
solo ali distese al cielo.


Fiato spiazzato
arti tarpati.


Adesso io sento,
quando scorre impetuoso
un eccesso di vento,
un suono rovinoso.


La mia anima ora atterra
intorno a me tutto trema,
ma la mia mano afferra
la speranza resa ferma,
questa nostra tempesta
la terra che freme frena
e la speranza ormai resta.


Perché non mi appartiene
volare e poi planare?
Anche se spesso avviene
non voglio camminare!
Niente più cantilene
fischia ancora l'acufene,
zoppico agonizzante
appaio come un viandante
e continuo a cadere
rialzarmi e ricadere,
ma io voglio vivere
cinguettare e volare
ridere e sorridere.




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Poesia scritta il 22/06/2017 - 22:55
Da Frasy Parole
Letta n.1225 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


5* stelle di benvenuta in questa pagina di poesia, spero ti trovi a tuo agio
bella opera brava

GIANCARLO "LUPO" POETA DELL 23/06/2017 - 12:32

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