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deserto e vetro di asteroidi

E poi guardandola tutto svaniva
in una pace neurolettica
e i fantasmi che aveva dentro
scappavano dalla luce che emanava
Con occhi del colore del deserto
bagnati da gocce di vetro di asteroidi
non c'era religione in sguardi feroci
fatti d'un tratto pacati
ma riponeva il suo dio
nel palmo di chi stringeva la mano



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Poesia scritta il 06/12/2017 - 22:29
Da OKINAWA NAWAKIRO
Letta n.1121 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Passaggi interessanti e belli i tuoi Okinawa. Saluti. Luca.

Luca Fiazza 09/12/2017 - 00:42

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