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Luci di Natale 2004-il bambino cieco di betlemme

A Betlemme malattie e deformazioni
stavano come cani dormienti innanzi alle porte
per le strade, sotto gli occhi di chiunque.
Erano ovunque… ma, ironia della sorte,
quella notte tutto correva verso una stalla.
Nessuno guardava, nessuno si accorgeva
degli altri; c’era una nascita
da festeggiare: un bambino cieco voleva
con tutto il cuore salutare la creaturina,
e narrano che seguì il suono forte
delle campane delle greggi fin sotto
la cometa… mancavano solo i cigli delle porte.


E’ mezzanotte anche stanotte che
è Natale, che farò gli auguri alle stelle
e brinderò con l’ultima sigaretta: hai
messo sul tuo albero, amico, le campanelle?




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Poesia scritta il 25/12/2017 - 07:22
Da Mirko D. Mastro
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