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Umil fogliolina d'autunno

O umil fogliolina d’autunno
opificio d’immensa energia,
perché ti fai dorata o rubina,
perché no’ salt’in groppa ‘l vento
per ‘mirar’ dall’alto monti e valli
anz’ chè ‘nseguir la via de’ vermi?
Par’mi tosto smarrir lo tuo senno.

Che mi vuoi svelar’ - ch’io già non sappia?
O stolto! Non t’avvedi che li vermi stan menando
‘ntro madre terra, sali et sustanze pretiose
ch’io le ho carpito pe’ serbarti ‘n vita?


E se’n tra sei mesi, su su a’m’rivedi piccin piccina - a tal guisa ormai! t’impetro, ‘ntendi!...che no’ so’ morta ‘nvano!!!




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Poesia scritta il 19/12/2018 - 13:34
Da Eugenio Carretta
Letta n.840 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Musicale e pregiata composzione...

Alessia Torres 20/12/2018 - 20:40

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L'autunno ci insegna la saggezza.Bella poesia.

darina naumova 19/12/2018 - 17:42

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L'autunno ci insegna la saggezza.Bella poesia.

darina naumova 19/12/2018 - 17:42

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