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NARCISO

Ombre estive su campagne e boschi
serbano il profumo delle febbri
fiamme in cima a queste notti
fanno miraggio di lamellibranchi.
Ancora io a vagare sulla sponda
di un lampo globulare
conosco il bosco sotto la verde foglia
il ruscello accanto al quale vivo.
Labbra come scrigno per le perle
mani di boccioli vorticosi, ventre
dolce inganno degli scogli
gambe lunghe di fibre bianche d'asbesto:
sono io al centro, tra l'io e il me
giorno che si fa notte che si fa giorno
cascata di fruscelli, variopinto turbinìo
di tutte le arti, poetica del prodigioso metaforismo, allegrezza poetistica d'ardito equilibrismo. Coincidenze incantano l'apollinareiano passante che vede me apparire sopra al sogno.


(un poco d'ombra, un'orbita di luce in cui si ignora quel proseguire la vita
stupore spirituale, carne dell'amore
pensiero girato in uno specchio
apre il cammino nella piccola corolla, astro impregnato di com'ero
rosa della mia innocenza.
mi sveglio al contatto del mio corpo, nell'ampio specchio una sorta di pensiero
cerchio della nudità, luce più forte della vita immagine interiore, universo ignoto
al mio essere di ragione)




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Poesia scritta il 27/01/2019 - 21:34
Da GiuliaRebecca Parma
Letta n.1296 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Scusa per i refusi nelle disamine ma il cellulare non ha la stessa comodità della tastiera del pc.
Visto che siamo abbastanza in tema spero che darai un occhiata al mio ultimo componimento intitolato "Piante"

Giuseppe Scilipoti 29/01/2020 - 22:59

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... di condensare nell’immagine della compiaciuta, o fissata autocontemplazione del riflesso di sé incapace di distaccarsi/staccarsi, la poetica si "respira" appieno con quell'ancestrale invaghirsi che "seduce" il lettore.
Cinque stelline di feedback... con cui puoi atteggiarsi.
Continua così.

Giuseppe Scilipoti 29/01/2020 - 22:56

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Da ricordare che il Narciso è anche un fiore è allora la poesia la ritengo bella e delicata dai versi dal lessico pregiatissimo che compongono cioè sanno di composizione floreale. E ci sta, per via di quel mettere in luce il bosco, tra l'altro i riferimenti epici sono notevoli.
Ti faccio i miei più vivi complimenti, anche perché hai evitato... (segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 29/01/2020 - 22:54

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Narciso... ogni verso è inciso, su certi versi, intenso proprio in determinati versi un po' ritrattista.
Il verseggiare si orienta ad un "riflettere" che si fa specchio direi nitido, dell’esistenza, rendendo in maniera efficacemente simbolica/metaforica l’io lirico al suo essere non contro natura ma... dentro natura. La chiusa non ammette repliche. (segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 29/01/2020 - 22:50

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Incantato dal virtuosistico tuo comporre!
Molto brava, davvero!

John Sirrom 30/01/2019 - 08:51

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Vi ringrazio per la generosità.

GiuliaRebecca Parma 29/01/2019 - 17:31

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Le tue poesie sono solo fa leggere e lasciarsi coinvolgere falla loro musicalità che le rende percettibili all'orecchio ed al cuore se sappiamo estrapolarne il succo che direi non manca.Sempre brava Rebecca.

Antonio Girardi 28/01/2019 - 21:35

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Se con Apollinaire ti riferisci ai calligrammi...
Cosa di meglio che fondere la scrittura con l'arte figurativa...
Ma è certo solo una mia impressione.
Un saluto

Loris Marcato 28/01/2019 - 19:14

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GIULIA...poesia molto complessa nel spiegare un narcisismo prepotente che a volte si impadronisce di noi. Perdonami ma mi sfugge l'apollinareiano passante?!

mirella narducci 28/01/2019 - 18:41

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bellissima

Francesco Cau 28/01/2019 - 17:29

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La dea Nemesi deciderà diversamente. Non è una bellezza autoreferenziale, sai donarla a piene mani.

Paolo Sermonti 28/01/2019 - 17:03

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..in fondo, siamo tutti un po' Narciso. Qualcuno la definisce autostima, qualcun altro "consapevolezza di sé"...ma quel che proprio nn dovremmo, è vivere delle vecchie glorie.
Molto piaciuta, sei parte di quel bosco incantato

laisa azzurra 28/01/2019 - 09:28

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