POESIA

Struttura fatiscente
di villaggio vacanze
alle spalle, dalle stelle
quattro che oscillano
sull’insegna rugginosa
all’ingresso, al fango
della suola
dell’uomo
con la scarpa
sul parafango
di una vecchia berlina.
Fantasmi dal passato
di turisti dagli oltre
duecento alloggi serrati,
vocii sempre crescenti
da un’estate remota.
Guarda il mare l’uomo,
e vede solo acqua
e la rete ancora
una volta vuota.

- Avrei potuto accontentarmi, ma è così che si diventa infelici (Charles Bukowski)

(da “Raccontami di quando ancora sorridevi” -7 agosto 2021)

Poesia scritta il 13/08/2021 - 15:32

Da Mirko D. Mastro

Letta n.711 volte.

Malinconica ma molto bella. Complimenti Mirko!

Antonietta Angela Bianco 13/08/2021 - 22:15

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Nostalgia o malinconia? Forse entrambe.Triste...quella rete vuota. Un saluto affettuoso, ciaoooooo

santa scardino 13/08/2021 - 22:13

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Di solito dell'estate al mare si pensa ad una allegra vacanza invece questa poesia mostra qualcosa di misterioso tra le trame di una rete ancora una volta vuota ...
Bentornato Mirko

Maria Luisa Bandiera 13/08/2021 - 20:17

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