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L'Eco dei Sogni Infranti

Vedere la nebbia
al di là della sostanza
delle colline in fiamme,
come un fulmine che colpisce
l'albero della nave d'aria.


Questa è una tremenda esplosione
di corvi sepolti
nei giorni di sole,
accecati dalle loro aureole
di biancastre rive.


Le colline presero forma
davanti ai miei occhi stanchi, sfiniti,
mentre cercavano l'oro
tra le perdute montagne
insieme ai coltivatori
di pietre viventi.


Un paesaggio a metà
tra un incubo e un sogno,
a metà tra un terremoto
e una pioggia danzatrice.
L'eco dei sogni infranti
sorprese le verdi terre
portandomi a sorridere
al lungo viaggiare.




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Poesia scritta il 28/08/2014 - 10:13
Da Lorenzo Arcaleni
Letta n.1716 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Grazie Auro :)

Lorenzo Arcaleni 30/08/2014 - 10:21

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Un eco che giunge forte e stridente...

Auro Lezzi 30/08/2014 - 06:51

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Ti ringrazio Genoveffa

Lorenzo Arcaleni 29/08/2014 - 15:30

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Quanti corvi in agguato,pronti a ghermire,LORENZO sei straordinario con le metafore,molto bella,tragica e intensa

genoveffa 2 frau 29/08/2014 - 15:07

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Grazie mille :)

Lorenzo Arcaleni 29/08/2014 - 09:52

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L'INTENSO DELLA QUARTINA DI CHIUSA A RICORDARE LO STRANO CHE CI ANGOSCIA QUOTIDIANAMENTE...

Rocco Michele LETTINI 29/08/2014 - 05:26

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Atmosfera da effetti speciali... interessante l'uso delle metafore!! dolce notte..

Lory C. 29/08/2014 - 00:59

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