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Prese due batuffoli
d'ovatta dal celeste
in gran parte terso
e li adagiò agli estremi
di un'asticciola, in quel
cielo rimase perso



(da Cravatta a nodo Pratt-Shelby, M.D.Mastro)




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Poesia scritta il 26/05/2025 - 09:55
Da Mirko D. Mastro
Letta n.149 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Non serve l'ovatta per non sentire, quando di ovatta è fatto il sentire.
Così si perde la realtà
di sentire. Ah che altro dire del sentire....

Anna Cenni 26/05/2025 - 18:31

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