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il settimo gatto

Lucia aveva da poco sistemato in giardino le ciotole ben colme per i gatti che ormai facevano parte anche loro di una famiglia abituata dalla sventura a lavorare, lavorare realizzando quei guadagni che oggi non bastano mai per vivere in un'armonia di dignità' giusta e normale .Guardava via via dalla finestra se quel tipo di cibo fosse di loro gusto,noto' ad un tratto un gatto mai visto prima era un gattone tigrato con le zampe bianche , si era aggiunto chissà' come agli altri sei gatti , ne dette subito notizia al marito Umberto che era in fondo a quel giardino diventato negli anni un bosco tanto che era cosparso da piante da lui seminate e accudite negli anni della sua vita come se fossero figli .Umberto ama tutto si leva a volte anche di notte per accudire i porcospini che lui aveva inserito in quel luogo incantato dove convivono tartarughe e molti altri animali compresi i gatti ,precipitatosi subito avvisato dalla moglie carezzo' quel gatto e lo accolse come una benedizione del signore .Passarono giorni e giorni ,quel gatto tigrato amava stare in compagnia della famiglia condivideva addirittura il letto era come un bambino in cerca di amore , un giorno Umberto infilandosi le scarpe che teneva al caminetto comincio' a sospettare dagli odori , comincio' pure a sospettare quando nella sua officinetta gli attrezzi che prendeva erano bagnaticci e maleodoranti ,comincio' a capire da molte altre cose che quel gatto era una bestia infernale venuta a rovinarigli la pace della sua esistenza .Un giorno piovoso quel gatto infernale assatanato entro' in casa e salto' sul tavolo dove la santa donna Lucia aveva disteso i bollettini da pagare ,con una danza circuitante indiana la bestia infernale riusci' a zampettarli timbrandone uno con le sue zampe motrigliose . Lucia ripose i bollettino e racimolò' le ultime risorse economiche per pagarli , andò' alla vicina tabaccheria per togliersi il pensiero .Il tabaccaio arrivato all'ultimo bollettino passandolo al lettore e guardando la ricevuta che stava consegnando a Lucia aggiunse: signora lei ha i gatti ehhh si vede .Lucia prese la ricevuta guardandola ,l'orma della zampa nitida aveva creato un'aura precisa intorno ai numeri di serie . Lucia mentre usciva senti' una donna che chiedeva al tabaccaio di giocargli dei numeri che aveva sognato, Lucia torno' indietro e gioco' i numeri dentro la zampata infernale , in vita sua non aveva mai giocato ma gioco' quei pochi spiccioli del resto .Passarono pochi giorni e.....la famiglia di Lucia visse giorni e giorni di gioia e felicita' , molti di quei soldi furono evoluti per i gatti bistrattati da tutti , il gattaccio tigrato come tutti gli altri fu amato e sopportato non era più' considerato da Umberto una maledetta bestia felina infernale.



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Racconto scritto il 28/05/2015 - 17:57
Da umberto cavallini
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