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IL MIO. PERCORSO

Noi che percorriamo deserti
segnati d’ombre
ciechi automi
sordi viandanti
noi crediamo d’amare.
E camminando
gregge sperduto
eppure composto
verso un’unica meta
noi ancora
crediamo d’amare.
E consumat il destino
Quando il calice
è vuoto
e gli occhi spenti
tendiamo al buio
ossute mani tremanti
e l’amore creduto
consumato offerto
vilipeso odiato
dissacrato atteso
solo ora ci intende
e ci consola.



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Racconto scritto il 02/01/2024 - 13:43
Da Adriano Martini
Letta n.332 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Bella controlla consumato manca la o. Buona giornata.

Francesco Rossi 07/01/2024 - 10:09

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