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SCARPE ROTTE

Questa mattina sono andato a gettar
la spazzatura al cassonetto.
Solito gesto, eppure, un negro
rovistava vicino a degli scatoloni abbandonati,
vicino ad altre cose
appoggiate appena in parte.
Aveva in mano una scarpa bianca, consumata.
Guardava le suole, poi i lacci, poi la punta.
Ha preso l’altra e continuava a controllare.
Scarpe usate, forse ancora buone.
Gettate dal consumismo,
da quell'abitudine troppo facile
a seguir le mode.
Forse, LUI, non sa nulla della globalizzazione,
dello spread, delle guerre, dei mercati.
Non sa nulla di nessuno,
ha però i piedi con le scarpe troppo rotte,
troppo consumate.
Forse anche un paio di scarpe vecchie
possono servir per camminare,
per arrivare a domani
per trovare, forse
ancora qualcos'altro
da riutilizzare, per tirare avanti.
Forse il suo progresso è già arrivato,
è camminare con le scarpe usate,
mentre nel suo paese
le orme le lasciavano
soltanto i piedi nudi.
Quanto è lungo, allora quel cammino.



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Opera scritta il 27/01/2017 - 11:12
Da ALFONSO BORDONARO
Letta n.1164 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


te hai scritto una magnifica poesia con realtà ma alla mia epoca anche noi avevamo miseria e scarpe rotte e pantaloni rattoppati 5*

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 27/01/2017 - 14:34

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Bellissima.a. Purtroppo in questo mondo del consumismo, c'è chi ha troppo e chi ha troppo poco.

Teresa Peluso 27/01/2017 - 14:32

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....per la bellissima poesia.

Giulia Bellucci 27/01/2017 - 12:57

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Bellissima e condivisa. Due realtà opposte: chi lotta per sopravvivere e chi per consumare sempre di più e poi gettare via. Complimenti.

Giulia Bellucci 27/01/2017 - 12:56

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