Scendeva sera.
Scostavamo le tendine
per far entrare
La luce.
Nel cammino
crepitavano i ciocchi.
Noi indossavamo i pigiama alla rovescia
per scongiurare della tempesta
i rintocchi.
Fuori,
dal santuario di pietra
i lampi.
Le canne rovesciate dai serpenti
non frenavano il fluire
dell’inganno.
Scostavamo le tendine
per far entrare
La luce.
Nel cammino
crepitavano i ciocchi.
Noi indossavamo i pigiama alla rovescia
per scongiurare della tempesta
i rintocchi.
Fuori,
dal santuario di pietra
i lampi.
Le canne rovesciate dai serpenti
non frenavano il fluire
dell’inganno.
Dentro una stretta di mano il livore:
come un serpente,
si morde ancora la coda
per il troppo rancore.
Poesia scritta il 14/01/2015 - 17:46Letta n.1519 volte.
Voto: | su 9 votanti |
Commenti
Complimenti, la tua poesia è bellissima
pur nella sua asprezza. Serena notte.
pur nella sua asprezza. Serena notte.
Francesco Mereu
15/01/2015 - 22:05 --------------------------------------
Molto bella e reale. Piaciuta molto la chiusa.
Brava Claretta.

Brava Claretta.

Paola Collura
15/01/2015 - 18:54 --------------------------------------
Bellissima e dura, complimenti.
Valerio Poggi
15/01/2015 - 09:56 --------------------------------------
L'inganno genera un rancore dal cui circolo vizioso, difficilmente si esce. Così è, anche se diventa un sasso sul nostro cammino. Sempre brava Claretta!
Salvatore Linguanti
15/01/2015 - 08:56 --------------------------------------
Poesia che dal dolce verseggiare cela verità dure e tristi.
Molto toccante!!!
Sempre Bravissima

Molto toccante!!!
Sempre Bravissima

giancarlo gravili
15/01/2015 - 08:49 --------------------------------------
Sento molto dolore e ricordi brutti dietro queste parole...molto significativa questa poesia.
Focus Focus
15/01/2015 - 08:35 --------------------------------------
VERA, TOCCANTE, ACUTA, ACERBA... DALLA TUA ANALISI, LA QUOTIDIANITA' CHE SOFFRE... LANGUENDO A CALDE LACRIME... FELICE GIORNATA CLARETTA


Rocco Michele LETTINI
15/01/2015 - 08:27 --------------------------------------
Un ghirigoro di contenuto...Quel serpente è una vipera di certo.
Auro Lezzi
15/01/2015 - 07:34 --------------------------------------
Una poesia molto cruda ma che purtroppo racchiude una verità!Brava come sempre!Ciao Claretta!


Anna Rossi
15/01/2015 - 03:43 --------------------------------------
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