Ho cercato mille modi per non chiamarti
e le parole son rimaste mute
come pensiline alla fermata del tram
sotto la pioggia
in attesa d'un tempo sospeso
e di lacrime asciutte.
e le parole son rimaste mute
come pensiline alla fermata del tram
sotto la pioggia
in attesa d'un tempo sospeso
e di lacrime asciutte.
Ho studiato mille nodi per trattenerti
ma ogni laccio è divenuto cenere
come fermaglio tra labbra lascive
che cadono sulla notte
e note grevi
su spartiti di limoni acerbi.
Ho respirato il profumo dei tuoi orgasmi
tra lenzuola diventate opache
nell'indolenza delle mie allitterazioni
e sarcasmi d'autore
come piaghe aperte
quando il mio cuore è orfano di te.
Ho scritto il tuo nome a chiare lettere
sulle pareti della mia anima
innamorandomi del loro eco
e dell'armonia delle tue pagine
come libro che ha trovato il suo autore
nell'immortalità di ogni attimo vissuto insieme.

Da Enrico Danna
Letta n.1205 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Struggente d'amore, commovente.
Molto bravo! Ciao...
Molto bravo! Ciao...



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Questa è splendida. Eccellente poesia. Complimenti.


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Una bella poesia con un lessico molto, molto interessante. Apprezzata molto







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struggente ma ricca di immagini e sensazioni che spaziano dall'odore alsapore. Mi piace tantissimo. Complimenti


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Bravo mi è piaciuta molto
Dario

Dario





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Bellissima ed emozionante.
Non c'è che un voto da dare...

Non c'è che un voto da dare...



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molto bella!Complimenti Enrico!





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Sei un Grande!
Bellissima
Ciao Elisa
Bellissima
Ciao Elisa



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Molto bella e toccante


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