Apologia
L’apologia 
Sei stato beffato. Eh  già !
Quanti  come me possono gridarlo!
La tua inesorabilità non sempre
è così puntuale come a  te piace.
Dopo tanta lotta 
si deve pur dare l’onore delle armi.
Allora io mio caro Triste Mietitore
ti dico che sei giunto
in ritardo.
La mia fragilità ha già ceduto il passo 
alla morte e surrealmente
da quassù io ….. ti scruto.
Che pena mi fai... ti osservo sai 
nel tuo inutile  vagar nel tentativo di
portar via  il mio corpo 
cercando di farti perdonare
dividendo l’anima da un corpo ormai malato.
Esso  l’ho già lasciato
su quella maledetta terra
e la mia anima 
l’ho già donata
a chi meritava di riceverla per dono
e non per vile separazione  terrena.
Io vivrò in te!
Luciano Capaldo 02 gennaio ‘15
            
 Poesia scritta il 12/02/2015 - 12:29
Poesia scritta il 12/02/2015 - 12:29Letta n.1295 volte.
			
			
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Commenti
Faccio mio il commento di Anna. Mi è piaciuto molto l'ultimo verso, di grande effetto!   
  
 
  
 Chiara B.
Chiara B.   15/02/2015 - 18:37
 15/02/2015 - 18:37 --------------------------------------
un'opera molto profonda e degna di una riflessione...ciao!  
  
 
  
 Anna Rossi
Anna Rossi   13/02/2015 - 04:58
 13/02/2015 - 04:58 --------------------------------------
Surreale, singolare e ben elaborato.
Molto apprezzata. Ciao...
Molto apprezzata. Ciao...

 Gio Vigi
Gio Vigi   12/02/2015 - 22:28
 12/02/2015 - 22:28 --------------------------------------
Un titolo azzeccato, una bella difesa di se stesso... originale assai. Bravo. ciaociao.
 . Focus
. Focus   12/02/2015 - 18:01
 12/02/2015 - 18:01 --------------------------------------
Meraviglioso componimento, in versi che toccano profondi sentimenti,
Bravissimo 
   
   
  
Bravissimo
 
   
   
  
 giancarlo gravili
giancarlo gravili   12/02/2015 - 14:32
 12/02/2015 - 14:32 --------------------------------------
  
            
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