Dolcemente ( foto di blog.libero.it )
Sconsideratamente affronto
quel vialetto di campagna,
bighellonando con i miei pensieri
ed un passo ormai in discesa.
Tormenta la mia testa
una immagine fissa,
allucinogena, psichedelica.
Una presenza eterea,
quasi celeste, il
mio cuor invita a seguirla
lungo una salita ardita.
Ma io avverto solo
il sollievo di un pendio
che dona leggiadria
al mio corpo non più stanco.
Le mani in tasca,
aria fresca sul mio viso,
e senza sforzo alcuno,
buco quelle
silenziose nubi bianche.
Quel tormento adesso è
pace……. recitata dal canto
di odi di un amor diverso
che affina ancor di più
l’anima mia.
Un altro amor soggiunge
Son quasi adultero!
Eri tu….. che rincorrevo,
mio dolce amor terreno,
e invece trovo Te
ad indicarmi il tempo mio
ormai finito!
Luciano Capaldo 19 febbraio ‘15
Poesia scritta il 19/02/2015 - 16:21Voto: | su 12 votanti |
Francesco Mereu
22/02/2015 - 02:11
Ugo Mastrogiovanni
20/02/2015 - 14:26

Rocco Michele LETTINI
20/02/2015 - 09:19

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19/02/2015 - 22:29
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19/02/2015 - 20:27
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19/02/2015 - 19:39
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19/02/2015 - 18:38




