La mia luna
Già …. la mia luna!
Ogni notte mi ostino acché tu
sia lì , sempre piena e con il tuo freddo chiarore, illuminare fin quasi a segnare quel corridoio del mio sguardo sul tuo mondo.
Il nostro mondo, immune dal dolor terreno
che tu ormai hai abbandonato,
lasciando a me l’eredità di un immenso peso.
Giace il tuo corpo e riposa in pace;
ma avrà un anima il tuo peloso essere?
Chissà! Se così fosse allora
quel corridoio mi condurrebbe a Dio.
Già è lì, proprio lì il tuo posto per l’amore
che a me hai donato.
Insegni cuor e induci pace;
chi più cristiano di te allora,
mio fido amico che dal tuo
occhio umido insegni a noi
umiltà e gioco, forza e unione.
Dai e non chiedi,
attendi ed obbedisci,
riesci a scovar in noi quel poco
di bontà terrena che altri non vedono mai.
Ore o ore a ripetere con mano il senso di
intrecciare quel tuo manto setoso,
trasmettere quiete sino a obliar
ogni problema e disegnare un sorriso
sul mio volto sempre troppo teso.
C’eri tu vicino a me.
Mi rimane sai ....quel sorriso!
E’ nell’ anima; ci sei anche tu!
Ma il mio volto è tornato
severo ancor di più.
Addio mio Fido amico.
Luciano Capaldo 09 marzo '15
Poesia scritta il 09/03/2015 - 14:57Voto: | su 10 votanti |

Papavero nel vento ...
03/07/2015 - 17:36

Chiara B.
11/03/2015 - 10:07

luciano rosario capaldo
10/03/2015 - 10:02

luciano rosario capaldo
10/03/2015 - 09:28
Salvatore Linguanti
10/03/2015 - 09:26
luciano rosario capaldo
10/03/2015 - 09:26

genoveffa 2 frau
10/03/2015 - 09:20 Tu hai la scrittura dentro, sei nato con essa.
Giancarlo Gravili
10/03/2015 - 08:59




