Nel momento della gioia ebbi
sempre attorno
fitto intreccio di foglie.
Sopra la spalla
entro al tuo collo nudo
vagheggiavano esse
e il loro fresco dire.
Chiudendo gli occhi ai tuoi baci
mi ridestavo e le vedevo ferme
decise a nasconderci al sole.
sempre attorno
fitto intreccio di foglie.
Sopra la spalla
entro al tuo collo nudo
vagheggiavano esse
e il loro fresco dire.
Chiudendo gli occhi ai tuoi baci
mi ridestavo e le vedevo ferme
decise a nasconderci al sole.
E venne come, anche da sola,
scrutando in basso sopra il mare
placido movente,
foglie sussurravami la canzone
eterna e nostra,
che ci saremo incontrati,noi
distanti ma non perduti.
Altre foglie incatenavano il vento
venuto a dirmi che da là in poi
verso la campagna,
dove trasudava la nebbia
scuotendosi dalle ali dei gabbiani,
t’avrei rivisto.
Anni son seguiti ad odorare foglie
tenere armonie per noi distanti.
Nessuna come la sfocata chioma del faggio
mi riporterà il tuo sorriso
in forma stessa delle tue labbra.
( Isola del Giglio 2015)

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Commenti
La natura che fa da scenario a momenti di vita intensamente vissuti torma nella rievocazione e genera un bellissimo canto poetico.Brava!


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Ringrazio chi si sofferma sulla mia pagina..questi versi mi sono venuti alla mente nella bellissima isola del Giglio,nel cui splendore è assai facile ritrovare se stessi....


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Sognando amori in versi che sono essi stessi un sogno!!!!
Bellissimo componimento!

Bellissimo componimento!





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Il mio voto è eccellente. 



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Dolorosa ma armoniosa , intensa e mataforica. Gran bella poesia.





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struggente poesia piena di nostalgia,molto intensa,bella,ciao carissima







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