Autoritratto
cammino tra la gente un po’ scrutando
il passo altrui e un po’ tra me pensando;
e l’occhio un tempo chiaro or si è incupito
sotto capelli sempre più castani
(più lunghi quando s’addensa l’inverno,
e folti; ma li taglio quando il giorno
s’allunga e il caldo sale); ho sulle mani
unghie nervose; ho naso bello e bocca
nella norma, credo; e la barba fiocca;
l’animo è inquieto quasi sempre e poi...
che altro dire? Parlo poco... Che cosa?
Dite che do qualche risposta astiosa?
Scusate, ma che ve ne frega a voi?
Poesia scritta il 25/03/2015 - 09:02Voto: | su 4 votanti |
In questa foto hai qualcosa di mio figlio.
Ciao...

Gio Vigi
25/03/2015 - 23:12
Elena Niccolai
25/03/2015 - 20:10

luciano rosario capaldo
25/03/2015 - 15:40 Bravo!
elisa longhi
25/03/2015 - 15:22 Sublime specchio di veraci detti,
mostrami in corpo e in anima qual sono:
capelli, or radi in fronte, e rossi pretti;
lunga statura, e capo a terra prono;
sottil persona in su due stinchi schietti;
bianca pelle, occhi azzurri, aspetto buono;
giusto naso, bel labro, e denti eletti;
pallido in volto, più che un re sul trono:
or duro, acerbo, ora pieghevol, mite;
irato sempre, e non maligno mai;
la mente e il cor meco in perpetua lite:
per lo più mesto, e talor lieto assai,
or stimandomi Achille, ed or Tersite:
uom, se' tu grande, o vil? Muori, e il
saprai.
Gabriele Fratini
25/03/2015 - 14:44

Rocco Michele LETTINI
25/03/2015 - 14:30




