Sono nato dal tempo
e ora vorrei ribellarmi
ad esso, come un figlio
destinato al patricidio.
Ma per liberarmene
ogni goccia di sangue
fino a cadere esangue
dovrei estirpare da
arterie vene capillari.
e ora vorrei ribellarmi
ad esso, come un figlio
destinato al patricidio.
Ma per liberarmene
ogni goccia di sangue
fino a cadere esangue
dovrei estirpare da
arterie vene capillari.
Prima sei felice gioisci
non sai non capisci;
poi ti chiedi e domandi
e rispondi ai comandi;
piangi e gridi infine
bramando solo la fine.
Questo è il tuo,il mio
sangue, fatto di tempo,
non ne avremo scampo.
Poesia scritta il 26/03/2015 - 21:06Letta n.1307 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie Luciano, interessante la tua interpretazione
Kevin Maurizi
27/03/2015 - 14:42 --------------------------------------
Bravo Kevin, un pessimismo che assume sempre più una forma poetica che ti aiuterà , a poco a poco, ad allontanare questo momentaccio della tua vita. Esorcizzi a tua insaputa con la poesia.
Questo colgo. Bravo ancora.

Questo colgo. Bravo ancora.

luciano rosario capaldo
27/03/2015 - 10:16 --------------------------------------
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