crocefissa al legno
del dolore
ho travato in molti
il bieco cinismo
dell'indifferenza
e porte chiuse a catenaccio
alla mia richiesta
di disperato aiuto.
Poche sono le persone
che risposero al mio appello
sollevandomi dalle pene
persone che ora
più che amici considero fratelli.
Ma in quei momenti di tenebre
del mio venerdì santo
con le braccia
inquartate sulla croce
mentre sentivo
dileguarsi e sciogliersi
la vita nell'infinito dolore,
dall'alto della mia sofferenza
incontrai i tuoi occhi, mio Signore
sentii le Tue forti
braccia schiodarmi dal legno
e io, riflesso di Te, Cristo morente
trovarmi accovacciata sul Tuo petto
ricevendo dalle Tue mani carezze d'amore
le stesse che la pietosa Madre
a te deposto fece.
Alitasti sul mio viso
nuova speranza
insegnandomi ad aver in Te fiducia
ed ora,
forte di Te, non ho
più paura.
Sopporto con dignità il mio dolore
e più non vado in cerca d'umano conforto
perchè ci sei Tu mio Signore
che sei il mio migliore amico,
mio fratello.
Poesia scritta il 09/04/2015 - 07:47Voto: | su 8 votanti |
la vita ci pone grandi ostacoli con la Fede ,riusciamo a dare conforto e a lenirli,grande Loretta,eccellente

genoveffa 2 frau
10/04/2015 - 00:22

Gio Vigi
09/04/2015 - 20:10
Vera
Vera Lezzi
09/04/2015 - 20:07 Una Lode e una condivisione del testo, totale

Paolo Ciraolo
09/04/2015 - 18:19 e più non vado in cerca d'umano conforto
perchè ci sei Tu mio Signore
che sei il mio migliore amico,
mio fratello."
Molto bella e condivisa Lor!

Paola Collura
09/04/2015 - 17:59
Nino Curatola
09/04/2015 - 17:26

luciano rosario capaldo
09/04/2015 - 16:13
Rocco Michele LETTINI
09/04/2015 - 14:58 Il percorso della vita è irto d'ostacoli ma chi crede verrà sollevato dalle pene !!!!!!!!!!!
Bravissima
Giancarlo Gravili
09/04/2015 - 14:43



