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Sulla scala degli amplessi

Estemporanee polluzioni
sono le note intermittenti d'un blues
che brucia lacrime a New Orleans
come un mantello che ammalia la notte
e seduce gli ardori
adescandone il ritmo.


Si sorprende il sax
quelle labbra sul bocchino
e dita tese
su tasti in estasi
come mani sull'imene
a propagare suoni
sulla scala degli amplessi.


La dama langue
nel suo divaricar sorrisi
mentre il desio si sottomette al diapason
e la melodia sgorga
goccia a goccia
sull'euforia dello spartito.


Distilla l'eco
d'una voce sommessa
il verbo che ride
e la giostra gira
una volta ancora
a sublimare il poeta.



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Poesia scritta il 14/04/2015 - 00:10
Da Enrico Danna
Letta n.1358 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


ci mancherebbe Vera...fossero tutti qui i problemi della vita.....

Enrico Danna 14/04/2015 - 14:19

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Perdona, Enrico, se ho scherzato sui tuoi versi...Queste ultime ore sono state un po' pesanti per me...Avevo bisogno di un sorriso...più ancora!
Perdonata?...Adoro anch'io la musica.
Vera

Vera Lezzi 14/04/2015 - 13:49

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Ho suonato per anni la fisarmonica......la musica è parte di me...e provoca veramente reazioni orgasmiche,....

Enrico Danna 14/04/2015 - 11:07

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Capisco, ma...IO che vuoi ti dica?...

Vera

Vera Lezzi 14/04/2015 - 10:59

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Sono un musicista. Anche a me la musica provoca brividi e portandoli all'esasperazione la passione musicale diventa libidine ed orgasmo. Piaciuta tanto.

luciano rosario capaldo 14/04/2015 - 10:30

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grazie!!!

Enrico Danna 14/04/2015 - 08:17

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Mi piace un botto !
Per me sei molto bravo!

Michele Facchini 14/04/2015 - 07:34

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