Non riesco a farmi una ragione
di questa tremenda ingiustizia
che mi nega la possibilità
di godere di tanta bellezza,
dolcezza che la natura
ti ha regalato. Quale merito
quale giustizia hanno permesso
ad altri semplici uomini di poterti
baciare, toccare senza limiti?
Che nessuno ti avesse
sarebbe cosa giusta,
ma la natura non conosce
giustizia, distribuisce i suoi doni
senza badare di farlo equamente,
ma baciando pochi uomini
fortunati, i quali senza alcuna fatica
hanno molto più di ciò
di cui hanno bisogno.
Vi sono i belli ricchi e intelligenti;
vi sono i brutti poveri e sciocchi;
vi sono poi quelli normali:
una mediocre via di mezzo.
Che hanno fatto i primi,
quale grande eccezionale opera
devono aver compiuto prima
di nascere, per meritare questa
magnifica e appagante superiorità?
Gli altri invece, di quale nefando
delitto si sono macchiati ancor
prima d'aprire gli occhi alla luce
per essere gli ultimi senza
possibilità di raggiungere i primi?
Come può l'uomo, che discende
da questa ingiusta natura
essere lui giusto e corretto?
Se io fossi tra quei fortunati
non parlerei in questo modo,
è questo il grado d'ipocrisia mio
e di ogni uomo di questo mondo.

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