Osservo i giorni,
e quello che mi muove -
e realizzo:
sto inseguendo una stella
che mi ha condotto fuori strada.
Osservo i miei sogni,
e quello che mi duole -
e capisco:
ho smarrito la mia strada.
e quello che mi muove -
e realizzo:
sto inseguendo una stella
che mi ha condotto fuori strada.
Osservo i miei sogni,
e quello che mi duole -
e capisco:
ho smarrito la mia strada.

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Commenti
A volte succede purtroppo, parole di grande significato le tue, complimenti ciao.


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Ciò che, in questo breve componimento, colpisce, è la supina accettazione degli accadimenti, senza una ricerca di influire sul fato. Il muoversi come automa, un avanzare indotto ipnoticamente, che fuorvia dal tracciato desiderato e inibisce il realizzarsi dei sogni-desideri. Un testo cupo, senza possibilità di redenzione. Schiavi, pare che urli, schiavi della necessità di vivere, comunque...


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quante volte lo penso anch'io della mia vita,molto significativa la tua bella poesia.Ciao






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Molto bella ... quasi una dolente cantilena 



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La tua stella polare e lì che attende che tu la veda. Scruta attentamente. Bella poesia, molto gradita


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Un amaro constatare gridato in versi a piena rabbia...






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