La vita e la pica
Si posa, quasi pesantemente
quella pica sul ramo,
la posso addirittura toccare
tanto è vicina alla mia finestra.
Quel ramoscello oscilla,
su e giù per un po’ perpetuo
e sembra improvvisarsi
in una danza;
la mia vita!
La osservo e mi avvicino.
Impaurita, spicca il volo
ma una piuma dalla coda
le si stacca e io riesco
ad afferrarla.
Vorrei con quella penna
dipingere il blu del cielo
con parole di libertà.
Chissà qual è il suo colore.
Devo lasciare quell’oscillazione
che segna il mio tentennare
le mie incertezze di vita.
Disegno allora un cerchio,
immaginario e personale;
una fortezza in cui sentirmi…
re!.
Marco quindi il territorio
similmente ad un felino
nel periodo degli amori.
Altri uccelli , attratti,
tentano di violare
quell’area ormai
solamente mia
ma , alcun altro mai
potrà avere la mia libertà;
la mia vita con quella pica
l’ho ridonata a me stesso
quindi inutile sarà l‘altrui…fatica!
Luciano Capaldo 12 giugno ‘15
Poesia scritta il 12/06/2015 - 20:03Voto: | su 15 votanti |
Dario

Dario Menicucci
14/06/2015 - 16:10 
MARIA ANGELA CAROSIA
13/06/2015 - 22:00 (((((viva la libertà)))))

buon fine settimana.
Eugenia Toschi
13/06/2015 - 14:09 
Claretta Frau
13/06/2015 - 13:22

Rocco Michele LETTINI
13/06/2015 - 11:07 Lodi e complimenti perpetui bravissimo Luciano.

Paolo Ciraolo
13/06/2015 - 10:01
Maria Cimino
13/06/2015 - 08:18




