Quando le porte della notte
malinconicamente s'aprono
davanti ai miei giorni tristi,
malinconicamente s'aprono
davanti ai miei giorni tristi,
comincio a pensare
a tutto ciò che saremmo potuti essere,
Io e Te,
se non fossimo stati Io e Te.
Ed il vento della notte
mi regala immagini di Te
che pensavo annegate nella memoria:
ci sei Tu che ridi,
che sospiri, che mi parli
e che mi giuri l'eterno;
ci sono Io che rido,
che t'ascolto sospirare,
allungando l'orecchio
come per sentire una farfalla parlare.
Quando m'accorgo
che vivo nei sogni,
quel deserto, che mi si para
davanti agli occhi,
mi fa pensare
a tutto ciò che saremmo potuti essere,
Io e Te,
se non fossimo stati Io e Te:
forse tutto,
forse niente,
forse il sinonimo
della parola "Amore".

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Commenti
tutto ciò che avreste potuto essere ma non è stato, rimpianto...ricordi,aspettative deluse.Molto vera e profonda. Ciao






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Ciao Fede.. una poesia questa tua tra rimpianti e i ricordi....tutto ciò che avrasti voluto...ma che non è stato...Molto bella e profonda.. Ciao. caro...


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Tutto quello che avremmo voluto vivere e non è stato possibile viverlo rimane per tutta la vita un grande vuoto mai colmabile. Nel contempo,bisogna però dire che costituisce anche una delle fonti d'ispirazione poetica più viva e prodigiosa come lo è stato per la tua lirica.Ciao.


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Rimorsi e rimpianti campeggiano nei ricordi di un amore che avremmo voluto fosse stato diverso se solo....
Tutto sommato molto vera ma sicuramente ottimamente verseggiata.
Tutto sommato molto vera ma sicuramente ottimamente verseggiata.


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