ti intrufoli nell'anima
senza fare rumori -
Tant'è che non m'accorsi
di quando bussavi!
Ora sei qui, invisibile
su una sedia,
e quel che ci separa 
è solo una scacchiera.
Non so ancora se sto giocando
con il vento o con la sorte -
solo m'intrattieni 
con le tue strategiche mosse
e confondi le mie idee 
come fossi molto forte!
Quando taci, poi, mi chiedo 
se quel che vuoi è fare scacco -
però al Re tu l'hai già fatto,
non alle mie paure 
che per natura si nascondono
nella mia mente bianco nera 
su cui, imperterriti, ci affrontiamo.
Sono stanca, di giocar intendo!
Non ti chiedo, per questo, 
di annullare il pegno -
che mi spetta se mi arrendo.
Sol ti chiedo di non ingannare 
più questo cuore
con maree estranee
che agitano il mare della mia intimità 
e mi fan credere che sia finita
la partita -
e che d'ora in poi sconterò solo 
il prezzo dei miracoli.
            
 Poesia scritta il 15/07/2015 - 01:42
Poesia scritta il 15/07/2015 - 01:42| Voto: |  su 7 votanti | 
CORAGGIO AYESHA
 
   
   
   
   
   
  
 Rocco Michele LETTINI
Rocco Michele LETTINI   15/07/2015 - 15:55
 15/07/2015 - 15:55  Luciano Guidotti
Luciano Guidotti   15/07/2015 - 14:21
 15/07/2015 - 14:21  luciano rosario capaldo
luciano rosario capaldo   15/07/2015 - 11:58
 15/07/2015 - 11:58 Enigmatici i giocatori di scacchi,possono sempre riservare mosse inaspettate,anche nella vita.Ti auguro che il prossimo scacco matto sia ai vostri cuori.
 Anton Reiken
Anton Reiken   15/07/2015 - 11:50
 15/07/2015 - 11:50  
                        


