ti intrufoli nell'anima
senza fare rumori -
Tant'è che non m'accorsi
di quando bussavi!
Ora sei qui, invisibile
su una sedia,
e quel che ci separa
è solo una scacchiera.
Non so ancora se sto giocando
con il vento o con la sorte -
solo m'intrattieni
con le tue strategiche mosse
e confondi le mie idee
come fossi molto forte!
Quando taci, poi, mi chiedo
se quel che vuoi è fare scacco -
però al Re tu l'hai già fatto,
non alle mie paure
che per natura si nascondono
nella mia mente bianco nera
su cui, imperterriti, ci affrontiamo.
Sono stanca, di giocar intendo!
Non ti chiedo, per questo,
di annullare il pegno -
che mi spetta se mi arrendo.
Sol ti chiedo di non ingannare
più questo cuore
con maree estranee
che agitano il mare della mia intimità
e mi fan credere che sia finita
la partita -
e che d'ora in poi sconterò solo
il prezzo dei miracoli.

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CORAGGIO AYESHA













Enigmatici i giocatori di scacchi,possono sempre riservare mosse inaspettate,anche nella vita.Ti auguro che il prossimo scacco matto sia ai vostri cuori.

