Inizia a mancarti la fame
chissā qual vento ci aiuterā
a sopportare quel che desideravi tu
rivangato il passato pių volte
mentre ti sentivi depresso
e pretendevi di esser compreso
mentre non riuscivi ad esser te stesso
Chissā se non eri malato
come saresti stato, forse buono
umile e felice, come avrei voluto io
quando mi sentivo gių, nel vederti cosė
arrabbiato, con il destino che t'ha tolto
il cibo, che riempie l'anima, rendendola
umana
chissā qual vento ci aiuterā
a sopportare quel che desideravi tu
rivangato il passato pių volte
mentre ti sentivi depresso
e pretendevi di esser compreso
mentre non riuscivi ad esser te stesso
Chissā se non eri malato
come saresti stato, forse buono
umile e felice, come avrei voluto io
quando mi sentivo gių, nel vederti cosė
arrabbiato, con il destino che t'ha tolto
il cibo, che riempie l'anima, rendendola
umana

Letta n.1210 volte.
Voto: | su 45 votanti |
Commenti
Vi ringrazio immensamente, Rocco, Chiara e Ugo. Ciao a presto, buona serata carissimi 



--------------------------------------
Tema interessante in versi molto gradevoli.


--------------------------------------
Molto riflessiva e profonda...brava Maria Angela! Buona serata,





--------------------------------------
Un profondo verseggio che porta a riflettere... Versi reali... La mia serena serata MARIA ANGELA.













--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.