Inizia a mancarti la fame
chissà qual vento ci aiuterà
a sopportare quel che desideravi tu
rivangato il passato più volte
mentre ti sentivi depresso
e pretendevi di esser compreso
mentre non riuscivi ad esser te stesso
Chissà se non eri malato
come saresti stato, forse buono
umile e felice, come avrei voluto io
quando mi sentivo giù, nel vederti così
arrabbiato, con il destino che t'ha tolto
il cibo, che riempie l'anima, rendendola
umana
chissà qual vento ci aiuterà
a sopportare quel che desideravi tu
rivangato il passato più volte
mentre ti sentivi depresso
e pretendevi di esser compreso
mentre non riuscivi ad esser te stesso
Chissà se non eri malato
come saresti stato, forse buono
umile e felice, come avrei voluto io
quando mi sentivo giù, nel vederti così
arrabbiato, con il destino che t'ha tolto
il cibo, che riempie l'anima, rendendola
umana
Poesia scritta il 26/08/2015 - 14:27Letta n.1306 volte.
Voto: | su 45 votanti |
Commenti
Vi ringrazio immensamente, Rocco, Chiara e Ugo. Ciao a presto, buona serata carissimi 

MARIA ANGELA CAROSIA
27/08/2015 - 19:39 --------------------------------------
Tema interessante in versi molto gradevoli.
Ugo Mastrogiovanni
27/08/2015 - 12:22 --------------------------------------
Molto riflessiva e profonda...brava Maria Angela! Buona serata,


Chiara B.
26/08/2015 - 18:14 --------------------------------------
Un profondo verseggio che porta a riflettere... Versi reali... La mia serena serata MARIA ANGELA.


Rocco Michele LETTINI
26/08/2015 - 18:08 --------------------------------------
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