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PERSO NELL'UNIVERSO

Spesso mi sento equilibrista
in precaria sospensione
su questo granello di polvere
sospeso nell’infinito.


La notte,
gli occhi al cielo,
miliardi di palpiti di ciglia luminosi
circondano la mia vertigine,
e mi sento perso,
e penso cos’è l’universo:
galassie di potenze immani,
distanze impensabili,
il vuoto infinito.


Chiudo gli occhi,
rabbrividito, stordito,
su un caldo pensiero.
In mezzo a tanta grandezza,
che può annientarmi ogni istante
almeno in questo gli son superiore:
io, infinitamente piccolo,
io so di esistere.



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Poesia scritta il 15/09/2015 - 16:15
Da Alberto Vannucchi
Letta n.1308 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


Veramente bella anche perché amo l'argomento mistero dell'universo...e qui è stato esposto elegantemente...

Sabry L. 15/09/2015 - 19:18

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