I' che di rime tengo 'l cor' pieno,
decanto l'orrore d'elle tu' paure:
creature malinnie nelle notti oscure
gotico e occulto son' 'l mi' terreno.
decanto l'orrore d'elle tu' paure:
creature malinnie nelle notti oscure
gotico e occulto son' 'l mi' terreno.
Veste di nero, la falce fa sguainar',
versi di corvi echeggiano e
li mi' demoni pronti ombreggiano;
Ella è la Morte e s'ha da tremar'.
D'amor decanto col far' d'altro tempo pure
e li versi del Tronco fan' da lezione
e domandomi sulla vita verseggio.
Col mi' verso nella notte riecheggio,
pur' se li mi versi han' mutazione:
i' so' 'l poeta d'elle tu' paure.

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Commenti
Cari Giuseppe e Fabrizio, atipico certo ma chi ha definito la mia composizione sonetto? Del resto non essendoci endecasillabi e rime per delineate non può esser definito tale. Definiamolo un "simil-sonetto" giusto per divertirci
un saluto

un saluto



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Insomma... del sonetto ha poco o niente


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Un sonetto pieno di brio che, secondo me, vuole accostare l'ombra della morte al parlarne verseggiando.
Il componimento risulta però atipico per i versi che non sono sempre endecasillabi e per l'aleatoria rima della seconda quartina.
Il componimento risulta però atipico per i versi che non sono sempre endecasillabi e per l'aleatoria rima della seconda quartina.


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Vorrei ringraziarvi tutto ad uno ad uno, incessantemente perché mi seguite da sempre e sapete di cosa parlo, come ne parlo, perché ne parlo e sapete darne sempre un interessante parere ogni volta.
Vi abbraccio tutti miei cari
Vi abbraccio tutti miei cari



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Caro Pasquale, tu che di rime tieni pieno il cuore, sei riuscito a donarci un altro bel sonetto, decantando l'orrore delle paure notturne, in cui la Nera Signora si aggira con la sua falce, alla ricerca delle sue ignare vittime. Un bel verseggiare, con il solito stile che ti contraddistingue. Molto apprezzato!


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Il cantore, dall'antico stile, in un sonetto superlativo...














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Pasquale ma ti ho mai detto bravo?? ciao caro..serena notte.


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